Il danese centra la sua 31esima vittoria in carriera, attaccando fin dai primi chilometri e resistendo al ritorno dei favoriti. Secondo posto per Romain Grégoire (Groupama-FDJ), terzo per Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck). Grande spettacolo di pubblico lungo tutto il percorso
La stagione ciclistica 2024 si chiude con un capolavoro di un corridore che ci ha abituato ai capolavori:
Magnus Cort Nielsen. Il danese della Uno-X Mobility si è aggiudicato in grande stile la
Veneto Classic 2024 - organizzata da
PP Sport Events col supporto di
Crédit Agricole - entrando in fuga fin dai primissimi chilometri, staccando i suoi compagni di avventura e arrivando in solitaria nella gremita Piazza Libertà a
Bassano del Grappa. Nulla da fare per i favoritissimi della vigilia, che temporeggiano troppo e si trovano costretti a lottare per il secondo e terzo posto, conquistati alla fine dagli stessi corridori che hanno completato il podio al Giro del Veneto, stavolta a parti invertite, vale a dire
Romain Grégoire (Groupama-FDJ) e
Xandro Meurisse (Alpecin-Deceuninck).
Scattata dalla splendida Soave, la gara è stata caratterizzata dalla
fuga di 6 corridori: Anders Foldager (Jayco AlUla), Alexis Gougeard (Cofidis), Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), Kyrylo Tsarenko (Corratec-Vini Fantini), Riccardo Biondani (General Store-Essegibi-F.lli Curia), che si è aggiudicato il traguardo volante di Nove - dedicato a Jacopo Venzo, lo junior scomparso lo scorso anno per una caduta al Giro d’Austria - e, appunto, Magnus Cort Nielsen (Uno-X Mobility), che quando si muove da lontano non lo fa mai per caso.
I fuggitivi arrivano a guadagnare fino a 3’40” rimanendo compatti, sfaldandosi i però sul primo passaggio sul
muro de La Tisa, quando davanti resistono solamente Cort Nielsen, Bayer e Foldager. Dietro il forcing prima della UAE Team Emirates e poi della Groupama-FDJ manda in frantumi il gruppo, che però non riesce a trovare l’accordo e la continuità per ricucire il gap coi 3 forti superstiti della fuga. Ci provano Filippo Baroncini (UAE Team Emirates) e Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), ma all’uscita dal circuito de La Tisa i battistrada mantengono ancora 30” su un gruppo di circa 15 atleti.
Un ulteriore tentennamento dietro spalanca la strada a meno di 10 km dall’arrivo a Cort Nielsen, che sullo sterrato impervio di Diesel Farm stacca anche Bayer e Foldager (premiato come ‘King of Tisa’) e mette nel mirino il traguardo di Bassano. Dietro attacca con veemenza il padrone di casa
Filippo Zana (Jayco AlUla), che si porta dietro Grégoire, Pellizzari, Meurisse e
Marc Hirschi (UAE Team Emirates), ma ormai è tardi per riportarsi sul danese della Uno-X.
Tra due ali di folla, Magnus Cort Nielsen arriva a braccia alzate in Piazza Libertà, concludendo in maniera trionfale la sua stagione. Una stoccata di Grégoire sullo strappo di Contrà Soarda gli vale il 2° posto, con Meurisse che regola poi il drappello di inseguitori in volata.
LE DICHIARAZIONI
Per
Cort Nielsen si tratta della 31esima vittoria in carriera, la quarta di questo 2024:
“È il modo perfetto per finire la stagione - ammette il danese -. In carriera avevo vinto solo una classica di un giorno, quindi è una vittoria ancora più speciale. Forse questa non è ancora una grande corsa, ma a me è parso lo fosse per il percorso e per il pubblico. L’altro giorno sono stato in ricognizione sulla Tisa, l’ho trovata davvero tosta, e ho pensato che affrontarla in gruppo sarebbe stato un bel caos, ci sarebbero stati stress e rallentamenti. Per questo ho deciso di andare in fuga ed è stata la scelta migliore, questi sforzi sono davvero adatti alle mie caratteristiche. Concludo la migliore stagione della mia carriera”.
Sentimenti contastanti, invece, per
Grégoire:
“Oggi ho fatto quello che dovevo fare, ma davanti c’era un corridore che è andato davvero forte e non potevo fare di più - ha ammesso il giovane francese -. Certo, avrei preferito vincere, ma un secondo posto lo possiamo accettare. Mi è piaciuta davvero questa corsa, un po’ atipica con pavé e gravel, però mi sono divertito. Quando ho visto la Tisa la prima volta mi sono un po’ spaventato, ma alla fine è andata bene per fortuna. La forma era ancora buona, ma sono contento di andare in vacanza”.
Meurisse ha confermato il suo feeling speciale con le strade venete:
“Sarei dovuto andare a casa dopo la Serenissima Gravel, ma a causa di alcune defezioni dei miei compagni sono rimasto anche per questa gara. E per fortuna direi, perché mi sono portato a casa un altro bel podio dopo una bella prestazione di tutta la squadra. Cort Nielsen quando è in giornata è uno dei corridori più forti del gruppo, perché si difende in qualsiasi terreno, e oggi quando ho sentito che il gap della fuga era 3’30” sapevo non sarebbe stato facile andare a riprenderli. Quando vinci così vuol dire che te la sei davvero meritata”.